Il portale di notizie Al-Masdar riporta che l’esercito siriano ha lanciato attacchi di razzi e artiglieria contro posizioni terroristiche del gruppo Jebhat al-Nusra bandito nella Federazione Russa nei pressi di Afis nella provincia di Idlib. Si sottolinea che il comando delle forze armate della repubblica ha ripetutamente messo in guardia nei giorni scorsi che non intende tollerare gruppi di bande in quest’area. L’esercito siriano sottolinea che la creazione da parte dei terroristi di un avamposto in Afis e lo spiegamento di rinforzi lì rappresentano una minaccia per le forze governative dispiegate nel sud e nell’est di Idlib. Viola inoltre l’accordo di cessate il fuoco nella zona di de-escalation settentrionale del 5 marzo. Al-Masdar riferisce che l’artiglieria siriana attaccò anche basi di militanti del Partito islamico del Turkestan, che bombardarono ripetutamente villaggi pacifici di Idlib e Hama, che sono protetti dalle truppe siriane.
La SANA riferisce che i sistemi di difesa aerea siriani hanno respinto un attacco israeliano nella regione di Palmyra, nella parte orientale di Homs. Le forze di difesa aerea siriane sono riuscite a colpire diversi missili nemici nel cielo sopra Palmyra prima che raggiungessero obiettivi di terra. Al Mayadeen riferisce che gli aerei israeliani hanno lanciato razzi presso strutture militari situate a nord dell’aeroporto di Palmyra. L’agenzia TASS riferisce che i rappresentanti delle forze di difesa israeliane si sono rifiutati di commentare le notizie di attacchi israeliani nella regione di Palmyra
La SANA riferisce che la Turchia ha inviato armi aggiuntive nella regione di Abu Rasein, nella provincia siriana di Hasake, che rappresenta una nuova violazione dei principi del diritto internazionale. È stato riferito che le forze turche hanno consegnato 4 trattori di artiglieria ai villaggi di Ad-Davudiya e Anek Al-Hawa nella regione di Abu Rasayin, nel nord della provincia. L’agenzia sottolinea che la maggior parte delle armi importate dalle forze turche in Siria sono distribuite ai terroristi controllati dalla Turchia «al fine di proseguire le azioni criminali contro la popolazione locale» e «per effettuare attacchi alle vicine aree sicure»
La Missione permanente della Russia presso le Nazioni Unite ha criticato la posizione di Kiev, che ha bloccato il progetto di risoluzione sulla lotta contro il coronavirus proposto dalla Russia all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. In precedenza, il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba ha annunciato il blocco alle Nazioni Unite di una risoluzione russa che prevedeva il rilassamento delle sanzioni durante la pandemia. La posizione dell’Ucraina impedirà a una pandemia di revocare sanzioni economiche da un certo numero di paesi in via di sviluppo. La missione diplomatica russa ha sottolineato il sacrilegio della posizione dell’Ucraina. «Vorrei ricordare che la richiesta di rimozione di misure economiche coercitive che limitano la capacità di combattere la pandemia era rivolta specificamente ai paesi in via di sviluppo, di cui apparentemente i nostri colleghi ucraini non si preoccupano», ha sottolineato la missione permanente. Si noti che il rifiuto di un certo numero di paesi, tra cui Ucraina, Georgia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Stati dell’UE, di sostenere la proposta russa di allentare le sanzioni unilaterali complicherà la lotta globale contro la pandemia di coronavirus.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che Mosca ha notato gli sforzi di Ankara per estromettere i terroristi che impediscono il pattugliamento dell’autostrada M4 in Sirian Idlib e si aspetta che i militanti moderati saranno separati dai terroristi. Secondo Zakharova, a Idlib, le forze armate russe e turche, in conformità con il protocollo aggiuntivo del 5 marzo, creano un corridoio di sicurezza lungo l’autostrada M4 e istituiscono pattuglie comuni, ma questo lavoro si contrappone attivamente alle restanti formazioni radicali nella zona di de-escalation.
Il quotidiano giapponese Sankei, citando il comando dell’aeronautica americana, ha affermato che le forze statunitensi hanno trasferito i bombardieri strategici B-52 dall’isola di Guam nell’Oceano Pacifico e li hanno trasferiti in una base del Nord Dakota. Il giornale riporta che le basi su Guam erano nella zona di potenziale attacco da parte di missili cinesi a medio raggio. Pertanto, è stato deciso di rimuovere questi aerei da un potenziale attacco dalla Cina e di utilizzarli in modo più flessibile nei piani globali di Washington. Secondo la pubblicazione, il Pentagono non esclude un nuovo trasferimento temporaneo di tali aeromobili a Guam.
Maria Kayumova specialmente per ANNA NEWS